Si conclude il breve ciclo di conferenze dedicato al rapporto di amore e odio tra i più famosi della storia della musica: Richard Wagner e Friedrich Nietzsche.
1888-1889: due anni fondamentali per la biografia di Nietzsche.
Il filosofo è vicino al tracollo psichico e si trasferisce a Torino, sua città italiana prediletta. Il ricordo di Wagner, morto nel 1883, è sempre presente e, anziché svanire lentamente, matura, si inasprisce, diventa odio, risentimento. L’ultimo incontro con il musicista si era consumato nel novembre 1876 a Sorrento.
Per Nietzsche, Wagner era ormai solo un attore, un commediante, un servitore di un una morale debole e falsa. Il suo martello doveva disintegrare la mania per la trascendenza e l’ossessione della redenzione per affermare il puro pensiero del fanciullo che dice sì alla vita.
Nel corso della conferenza Andrea Camparsi analizzerà le parti più significative dei due brevi controversi saggi di Nietzsche “Il caso Wagner” e “Nietzsche contra Wagner”, dove il filosofo assesta il colpo finale al teatro di Wagner dirigendo la sua rotta verso il mediterraneo, un sud vitale e caldo, lontano dalle brume nordiche, umide, "tentacolari" che condannano l’uomo a soffrire per una "ipocrita" destinazione metafisica.
E così Wagner diventa malattia, quintessenza del decadente, istrione dell’inganno.
Una prosa complessa e non sempre cristallina, incespicata e ruvida, che nel corso della conferenza cercheremo di leggere e districare per concludere il tortuoso percorso di un rapporto tra i più disorientanti della storia della cultura europea.
La conferenza si terrà venerdì 29 marzo alle ore 18.00 in diretta streaming sulla nostra pagina Facebook.
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